Via Madonna dei Monti, 82
Installazione del 15 gennaio 2019
ORABONA MOSCATO
NATA 1879
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
VIRGINIA DI CONSIGLIO
NATA 1923
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
MORTA
IN LUOGO IGNOTO
IN DATA IGNOTA
RINA ESTER DI CONSIGLIO
NATA 1934
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
CLARA DI CONSIGLIO
NATA 1917
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
MORTA
IN LUOGO IGNOTO
IN DATA IGNOTA
LEONELLO DI CONSIGLIO
NATO 1906
ARRESTATO 11.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO 29.9.1944
MOSE’ DI CONSIGLIO
NATO 1870
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
MARCO DI CONSIGLIO
NATO 1924
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
MARISA DI CONSIGLIO
NATA 1938
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
ANGELO DI CASTRO
NATO 1917
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
GRAZIANO DI CONSIGLIO
NATO 1920
ARRESTATO 5.4.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO
IN LUOGO IGNOTO
IN DATA IGNOTA
SALOMONE DI CONSIGLIO
NATO 1899
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
SANTORO DI CONSIGLIO
NATO 1925
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
LINA DI CONSIGLIO
NATA 1939
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
GIULIANA COLOMBA DI CASTRO
NATA 1941
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
ENRICA DI CONSIGLIO
NATA 1912
ARRESTATA 16.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
MORTA
IN LUOGO IGNOTO
IN DATA IGNOTA
GEMMA DI TIVOLI
NATA 1898
ARRESTATA 21.3.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
FRANCO DI CONSIGLIO
NATO 1927
ARRESTATO 21.3.1944
ASSASSINATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
CESARE ELVEZIO DI CONSIGLIO
NATO 1942
ARRESTATO 21.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
GIOVANNI DI CASTRO
NATO 1944
ARRESTATO 21.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
MARIO MARCO DI CONSIGLIO
NATO 1940
ARRESTATO 16.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.10.1943
La famiglia Di Consiglio. Una storia tragica
E’ una famiglia particolarmente sfortunata quella di Mosè e Orabona Di Consiglio. Hanno dieci figli, tra i quali Ester, la madre di Giulia Spizzichino: è quest’ultima che ora sostiene sulle sue spalle il testimone della loro terribile storia. Il figlio maggiore di Mosè, Salomone detto Pacifico, vive a San Lorenzo, ma la casa viene distrutta dal bombardamento del 19 luglio, così si sposta – con la moglie Gemma Di Tivoli ed i loro nove figli – in via Madonna dei Monti, dove vivevano e avevano il negozio i suoi genitori. Dopo il 16 ottobre, la famiglia di Giulia si nasconde in via Guido Reni, ma a causa di uno strano episodio con un ufficiale nazista, si sposta dalla zia Gemma al Rione Monti, di fronte ai nonni. Invece, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre, le due nuore di Mosè, Celeste ed Enrica con i loro bambini si erano fermate a dormire a casa delle rispettive madri in piazza Giudia e vengono prese nella razzia. Due giorni dopo, con gli altri oltre mille ebrei romani, sono mandati a Auschwitz; Celeste e i bambini verranno uccisi all’arrivo, Enrica sopravvive alla selezione, ma morirà poi in luogo e data ignoti. I mariti Cesare e Graziano si salvano dalla razzia del ghetto, ma non sono poi risparmiati: Cesare sarà ucciso alle Fosse Ardeatine mentre Graziano, preso per strada, si ritrova a Fossoli con il resto della famiglia, arrestata su delazione il 21 marzo del 1944. I sei uomini, Mosè, Franco, Marco, Santoro e Salomone Di Consiglio con Angelo Di Castro, marito dell’altra figlia, Clara finiscono anche loro alle Fosse Ardeatine. L’altro zio di Giulia, Leonello, marito della zia Gemma, viene preso a maggio. Il 21 marzo la famiglia Spizzichino si salva per miracolo, grazie alla prontezza del padre di Giulia, Cesare: abitano lì di fronte e assistono all’arresto degli altri, la sorellina di Giulia, Valeria di otto anni, che al momento dell’arresto si trovava dai nonni, si salva grazie al falso nome. Il delatore è stato individuato e ha subito un processo dopo la guerra. Giulia è stata fra i più attivi tra i familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine al processo Priebke. |
Scuola Media Statale Sperimentale Giuseppe Mazzini - Roma
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20 Pietre d'inciampo divelte a Roma
Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 2018, 20 “pietre d’inciampo” dedicate alla famiglia Di Consiglio e installate il 9 gennaio 2012 in via Madonna dei Monti 82 a Roma, sono state divelte e rubate da individui identificati dalle telecamere ma non ancora assicurati alla giustizia.
L’Associazione “Arte in Memoria”, che già nel luglio 2018 è stata oggetto di lettere minatorie di stampo nazista, denuncia questo ulteriore ignobile atto di chiara marca antisemita, volto a infangare la memoria di persone sterminate nei lager e alle Fosse Ardeatine, alle quali quelle piccole pietre restituiscono dignità di persone e un luogo dove essere ricordate.
Nel sollecitare le istituzioni preposte a individuare e punire i responsabili, l’Associazione “Arte in Memoria”, con l’adesione del Comune di Roma, dei Municipi, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma, si impegna a reinstallare, in occasione del Giorno della Memoria, le 20 pietre divelte, invitando le istituzioni e i cittadini a vigilare a che vandali, revisionisti e negazionisti non danneggino e oltraggino le “pietre d’inciampo”, piccole, discrete, anti-monumentali, parte della grande mappa europea della memoria costruita da Gunter Demnig, che denunciano senza infingimenti la tragica realtà di ciò che è stato.