Viale Guglielmo Massaia, 22 – Municipio VIII
LIBERO DE ANGELIS
Nato 1922
Arrestato 4.6.1944
Assassinato 4.6.1944
ECCIDIO DE LA STORTA
Libero De Angelis
Meccanico, cresciuto nel Lotto 28 alla Garbatella, patriota socialista e partigiano delle Brigate Matteotti.
Partito malgrado fosse l’unico sostegno della famiglia, madre e due sorelle, essendo il padre morto nel 1939, De Angelis scampò in Grecia alla deportazione nazista e, di nuovo a Roma, entrò subito nella Resistenza delle Brigate Matteotti.
Si sa che De Angelis entrò a far parte del servizio segreto che operava per conto degli Alleati (forse il suo rimpatrio fu dovuto a questo): la famiglia conserva un attestato rilasciato nel 1945 dagli americani. La sua attività di resistente è costellata di azioni spericolate e talvolta temerarie. La sua famiglia sa di contatti con Nenni e con quei dirigenti di Regina Coeli che in segreto favorirono la fuga dal carcere di Pertini e Saragat.
Fu arrestato e condotto a Via Tasso il 3 aprile ’44, quindi trucidato a La Storta durante la ritirata nazista proprio il 4 giugno 1944 insieme a Gabor Adler, Eugenio Arrighi, Alfeo Brandimarte, Bruno Buozzi, Luigi Castellani, Vincenzo Converti, Edmondo Di Pillo, Pietro Dodi, Saverio Tunetti, Lino Eramo, Borian Frejdrik, Alberto Pennacchi, Enrico Sorrentino. A De Angelis verrà poi conferita la medaglia d’ argento e a suo nonno verrà intitolata la sezione Socialista di Via Edgardo Ferrati.
Meccanico, cresciuto nel Lotto 28 alla Garbatella, patriota socialista e partigiano delle Brigate Matteotti.
Partito malgrado fosse l’unico sostegno della famiglia, madre e due sorelle, essendo il padre morto nel 1939, De Angelis scampò in Grecia alla deportazione nazista e, di nuovo a Roma, entrò subito nella Resistenza delle Brigate Matteotti.
Si sa che De Angelis entrò a far parte del servizio segreto che operava per conto degli Alleati (forse il suo rimpatrio fu dovuto a questo): la famiglia conserva un attestato rilasciato nel 1945 dagli americani. La sua attività di resistente è costellata di azioni spericolate e talvolta temerarie. La sua famiglia sa di contatti con Nenni e con quei dirigenti di Regina Coeli che in segreto favorirono la fuga dal carcere di Pertini e Saragat.
Fu arrestato e condotto a Via Tasso il 3 aprile ’44, quindi trucidato a La Storta durante la ritirata nazista proprio il 4 giugno 1944 insieme a Gabor Adler, Eugenio Arrighi, Alfeo Brandimarte, Bruno Buozzi, Luigi Castellani, Vincenzo Converti, Edmondo Di Pillo, Pietro Dodi, Saverio Tunetti, Lino Eramo, Borian Frejdrik, Alberto Pennacchi, Enrico Sorrentino. A De Angelis verrà poi conferita la medaglia d’ argento e a suo nonno verrà intitolata la sezione Socialista di Via Edgardo Ferrati.







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