Via della Reginella, 27
Installazione del 9 gennaio 2018

VIRGINIA PIAZZA in DI PORTO
NATA 1906
ARRESTATA 16.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA

PACIFICO DI CONSIGLIO
NATO 1910
ARRESTATO 15.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 10.4.1945
MAUTHAUSEN

Dalle memorie di Emanuele Di Porto figlio di Virginia Piazza e nipote di Pacifico Di Consiglio

Virginia Piazza in Di Porto è stata arrestata dai nazisti il 16 ottobre 1943 in Piazza Mattei.
Virginia e il marito, Settimio Di Porto, abitavano in Via della Reginella, 27. Settimio lavorava alla Stazione Termini e si alzava alle 3.00 di notte.
La mattina del 16 ottobre, i tedeschi irruppero nel ghetto all’alba; Virginia, credendo che prendessero solamente gli uomini, andò alla Stazione per avvisare il marito.
Al suo rientro passò per Piazza Mattei, dove c’era un camion dei nazisti. Fu arrestata e costretta a salire.
Emanuele Di Porto, allora dodicenne, vide la scena dalla finestra e istintivamente scese in strada per raggiungere la madre. Arrivato sul posto fu fermato anche lui; la madre, con un estremo atto di amore e di coraggio, disse alle SS che quel bambino non era ebreo.
Emanuele si salvò; Virginia Piazza fu condotta, insieme agli ebrei razziati quella mattina, al Collegio militare di Via della Lungara. Il 18 dalla stazione Tiburtina partiva il convoglio diretto ad Auschwitz-Birkenau.
Virginia superò la prima selezione; è deceduta in luogo e in data ignoti.

Nella stessa casa che Virginia Piazza abbandonò per sempre il 16 ottobre 1943, nel febbraio dell’anno successivo irruppero anche i fascisti. Arrestarono Pacifico Di Consiglio: marito di Giulia Piazza, sorella di Virginia.
Era il 15 febbraio 1944: Pacifico Di Consiglio fu riconosciuto come ebreo nel ristorante Il Fantino di Via Sant’Angelo in Pescheria. Condotto in casa, fu arrestato. Anche questa volta, Emanuele Di Porto assistette all’arresto; si salvò nascondendosi sotto al letto.
Pacifico fu deportato, prima a Fossoli e poi, il 5 aprile 1944, ad Auschwitz-Birkenau.
Costretto ad affrontare una marcia della morte fu condotto fino a Mauthausen, dove è morto il 10 aprile 1945.
Dopo neanche un mese, a Mauthausen sarebbero arrivati gli Alleati.

Emanuele Di Porto

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